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Non sei quello che fai! Le vere e uniche leve motivazionali.


Passare un fine settimana a parlare di leadership e miglioramento, approfondire gli aspetti legati ai bisogni ed alla motivazione conduce, dopo una full immersione di due giorni, a valutare sempre il proprio mondo e quello che ci circonda, gli impegni che abbiamo assunto, le opportunità che cogliamo, quello che attorno a noi non funziona bene e, a volte, anche i limiti che gli altri si e ci pongono nel tentativo di farci rendere al meglio. Sarà capitato anche a voi di ascoltare il vostro capo che invia messaggi scomodi, che cerca di indirizzare pensiero, attività e attenzioni in una direzione che non vi motiva.


E poi magari lo vediamo anche dai risultati. Questo perché la maggior parte delle persone non conosce il modo di analizzare scientificamente la motivazione e di arrivare a comprendere bene quali siano i bisogni e le spinte che ci muovono e che ci permettono di realizzare obiettivi, grandi, piccoli e grandissimi che siano. Oggi si sottovaluta moltissimo l'ambito di applicazione della motivazione, le persone vengono indotte a credere che la motivazione sia quella che dice "chi sei", tendiamo a costruire e appiccicare etichette alle persone, definendole per quello che sono. Invece non è così: non sei quello che fai!


Peccato che nessuno voglia comprendere che le motivazioni sono spinte e che ci servono per comprendere come fare leva su ognuna di loro per costruire quel carburante, quella spinta, quella carica che ci mette in condizione di realizzare gli obiettivi.


Sbagliare vuol dire, per un leader (o un presunto tale), distruggere reti e team.

Atteso che troppe persone non sono in condizione di gestire un team, a causa di un ego eccessivamente condizionante, di una ignoranza che travalica i confini del buon senso per diventare un'offesa all'intelligenza ed alla sensibilità, l'idea che mi sono fatto è che in troppi si improvvisano consulenti e formatori.


Scientificamente è dimostrato che ci sono 16 bisogni fondamentali, così come le ricerche scientifiche dimostrano che abbiamo 3 cervelli, senza troppo indugiare sul retaggio di culture vecchie e oramai rarefatte e buone solo per abbindolare, i 3 sistemi si trovano in testa, sul cuore e sull'intestino. Ma non lo dico io.


Ora, mi chiedo: quando non sono la sana curiosità, lo studio disinteressato, la capacità di analisi e approfondimento, quali sono le leve che spingono le persone a cercare un modello soddisfacente senza rischiare di farsi infinocchiare?


La comunità scientifica internazionale ha espresso da tempo valutazioni e interpretazioni suffragate da fatti.


L'uso di alcuni sistemi di profilazione ci dice tanto sulla possibilità di utilizzare i risultati per fare in modo che chi ha ricevuto la profilazione possa farne un uso incredibilmente potente.


Personalmente, sono stato più volte sottoposto a test e valutazioni, ma di ogni risultato non me ne sono mai fatto nulla.


Ho invece trovato il ReissMotivationProfile®un sistema estremamente potente che dona consapevolezza e consente un utilizzo specifico: ti permette di modulare al meglio le tue risorse e ti da modo di comprendere come gestire le tue spinte per raggiungere tutti gli obiettivi.


Per questo è il sistema principe nello sport e in nei contesti in cui sicurezza e capacità decisionale sono ritenuti elementi fondamentali di ruoli e contesti, di team e di politiche di sviluppo.

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